Cronologia

1613 Mattia Preti nasce a Taverna, un piccolo paesino presilano, il 24 febbraio 1613 da Cesare Preti e da Innocenza Schipani, di stirpe onorata di Taverna con ascendenze nobili in Calabria. Due giorni dopo riceve il battesimo nella chiesa parrocchiale di San Martino.
1613-1623 circa                   Del giovane Preti non si hanno molte notizie sulla sua infanzia e giovinezza se non quanto ci ha tramandato il De Dominici che tra l’altro è spesso ricco di aneddoti e luoghi comuni spesso dalla critica non condivisi. Di certo Mattia ebbe una buona educazione culturale tramite Nania (da approfondire) insieme ad una naturale inclinazione per il disegno ed una predilezione per la scherma.
1624 Negli stati delle anime della chiesa di S. Lorenzo in Lucina a Roma, nella Pasqua del 1624, sono censiti un “Gregorio dello Prete napolitano” e “Matthia pittore”, identificati da Rossella Vodret (2004) nei fratelli Preti.
1632 Il 26 settembre 1632 è menzionato a Roma per la prima volta, quando è presente alla congregazione generale dell’Accademia.
1633 In data 24 aprile 1633 è citato per aver assistito ad un’assemblea generale dell’Accademia di San Luca a Roma. In un documento dello stesso anno, o appena dopo, Mattia viene annoverato come centoquarantasettesimo, proprio dopo Gregorio Preti, in una lista di centocinquantacinque artisti che erano obbligati a versare una tassa alla cassa dell’Accademia di San Luca.
1636 Risulta residente a Roma insieme al fratello maggiore Gregorio in una casa in affitto della parrocchia di San Biagio a Montecitorio.
1637 I nomi dei fratelli Preti risultano iscritti all’Accademia di San Luca.
1641 Mattia chiede (ante 13 novembre) e riceve il 13 novembre attraverso Urbano VIII la nomina di Cavaliere di Obbedienza dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme. Nell’ottobre del 1642 chiede ed ottiene l’investitura formale della stessa dignità.
1643 27 aprile – Mattia preti chiede l’incarico (non concesso) di dipingere una sopraporta della basilica di San Pietro in Roma.
1644 Si reca probabilmente a Venezia (viaggio non documentato) dove ha modo di ammirare le opere di Tiziano, Veronese e Tintoretto.
1646 Il 5 marzo, nell’occasione dell’annuale censimento pasquale, gli Stati delle anime romani trasmettono l’informazione che Mattia dimorava in una casa presa in affitto da Caterina d’Asa nella parrocchia di sant’Andrea delle Fratte, l’attuale Piazza di Spagna. Nella stessa abitazione è documentato fino al 1651.
1645- 1646 In questi anni va collocata l’importante acquisizione documentaria relativa alla Crocifissione di San Pietro attualmente esposta nel Musée de peinture et sculpture di Grenoble: la prima notizia diretta di un dipinto di Mattia Preti.
1650 Il 22 febbraio Mattia firma il contratto per la decorazione ad affresco del coro di S. Andrea della Valle, nello stesso anno, riceve la nomina nella congregazione dei Virtuosi del Pantheon.
1651 Mattia termina gli affreschi del coro e della tribuna in S. Andrea della Valle a Roma dove ha raffigurato “Storie di Sant’Andrea”
1651- 1652          Mattia realizza tra il 4 ottobre 1651 ed il 28 marzo 1652 gli affreschi relativi alla Cattedrale ed alla chiesa di San Biagio a Modena. Nello stesso anno (1652), assieme al fratello Gregorio, termina gli affreschi nella chiesa di S. Carlo ai Catinari a Roma.
1653 Il 26 gennaio ad una congregazione degli accademici di San Luca, il nome di Mattia Preti è tra quelli imbussolati per un’elezione del principe dell’Accademia.Il 22 marzo Mattia è a Napoli. Il 20 dicembre dello stesso anno è pagato per il San Nicola in gloria su commissione di Isabella Gallo per la cappella dedicata al santo nella chiesa di san Domenico Soriano.
1656 Gli Eletti gli affidano gli affreschi votivi nelle edicole delle sette porte della città di Napoli contro la peste.
1657 Il 6 marzo si impegna per due grandi tele della chiesa di S. Lorenzo Maggiore.Il 16 maggio per le tele del soffitto di san Pietro a Maiella, il cui completamento avverrà entro l’1 febbraio 1659
1658  Su richiesta del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Martin de Redin, realizza la tela raffigurante San Francesco Saverio per essere collocata nella cappella della Lingua d’Aragona nella Co-Cattedrale di La Valletta.
 1659 Probabilmente nel secondo semestre di quest’anno compie il suo primo viaggio a Malta attirato dalla possibilità di ricevere l’ammissione al grado di Cavaliere di Grazia. Riceve un pagamento per la pala dell’altare maggiore della chiesa delle Anime Purganti a La Valletta, che è da considerarsi la prima commissione di Preti per una chiesa locale a La Valletta.
 1660  Il 14 gennaio è a Roma e supplica il papa Alessandro VII di dare facoltà al Gran Maestro dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme di confermare il suo passare dal grado di Obbedienza a quello di Cavaliere di Grazia.Il 12 dicembre 1660 ed il 6 marzo 1661 risulta presente per due riunioni della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon.
 1661  Il 7 gennaio 1661 per risolvere gli annosi strascichi degli affreschi di Sant’Andrea della Valle e il 17 marzo 1661 per la firma del contratto per la decorazione della volta della Stanza dell’Aria in palazzo Pamphili a Valmontone (Roma). Il 15 settembre, a Roma, con Breve di papa Alessandro VII, Mattia viene elevato al rango di superiore di Cavaliere di Grazia dell’Ordine di S. Giovanni.E’ documentato a Malta il 18 settembre dove si trasferisce stabilmente diventando pittore ufficiale dell’Ordine di San Giovanni.
1662- 1666  A Malta Mattia si propone di decorare, a proprie spese, l’intera volta dell’allora Chiesa Conventuale dei cavalieri di Malta. La proposta verrà accettata dal Gran Maestro Raffaello Cotoner e dal Concilio di stato dell’Ordine di san Giovanni. La monumentale opera sarà completata entro il 1666. In questi anni riceve anche le prime commissioni per le chiese parrocchiali di alcune diocesi locali, per le quali continuerà a dipingere fino agli ultimi anni della sua vita. Il Santo Stefano per la chiesa di Zurrieq è la prima di queste committenze.
1672 Il 25 gennaio muore Gregorio Preti. In questo anno è stata ipotizzata una possibile presenza di Mattia a Taverna.
1676 23 maggio, La Valletta – Il libro della confraternita di san Rocco di Zurrieq ricorda che in questo giorno, essendo completata la pala d’altare commissionata a Mattia Preti con i fondi donati dal Domenico Camilleri, il dipinto fu portato in Processione da Valletta alla chiesa parrocchiale di S. Caterina come ex voto per la fine della peste di quell’anno.27 Maggio – Il Concilio dell’Ordine di san Giovanni approva il modello di Mattia Preti per la nuova chiesa da costruirsi a Floriana sul sito allora occupato dalla vecchia chiesa di Sarria.
1680- 1690 Tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta del Seicento Mattia invia da Malta diverse tele eseguite per le chiese della sua città natia Taverna. Per la chiesa di San Domenico, nel 1680 danneggiata dal terremoto e in parte ricostruita, esegue la Crocifissione, il Cristo fulminante, il martirio di San Sebastiano, San Francesco di Paola, il Martirio di san Pietro da Verona, la Predica di San Giovanni con autoritratto, e La Madonna degli angeli.
1699 Il 3 gennaio Mattia muore a La Valletta nell’«hora prima post mediam noctem». Viene seppellito in una tomba apposita nella chiesa Conventuale di San Giovanni «ante Arcum Sacelli Sacristiae» coperta da una lapide sepolcrale recante lo stemma della famiglia Preti di Taverna e inquadrato nella croce dei Cavalieri di Malta.
Lapide della tomba di Mattia Preti, Co-Cattedrale S. Giovanni, La Valletta, Malta
Lapide della tomba di Mattia Preti, Co-Cattedrale S. Giovanni, La Valletta, Malta