508 – La vendetta di Progne

 

Titolo: La vendetta di Progne
Anno:  1645 circa
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 146×198
Città:  Carpi
Collocazione: Museo Civico
Prima del recente restauro (1998) [vedi scheda n.507] si pensava che questo dipinto rappresentasse la regina di Saba al banchetto di re Salomone, perchè la testa del bambino – che appare sul piatto, a destra – era stato coperta dall’immagine di un dolce. Quando questo ‘restauro’ dei primi del Novecento è stato rimosso, è stato svelato il vero soggetto del dipinto riconosciuto da Alfonso Garuti. Ovidio (Metamorfosi, 6.657-76) narra come la regina Progne si vendica su Tereo, il re, a causa del malvagio abuso di Philomena, sua amata sorella. Quando Tereo durante il banchetto chiamò loro figlio Ito, Progne disse al re che stava mangiando la carne del figlio, dimostrandogli la testa del bambino.
Questa orribile storia di crudeltà e vendetta era poco rappresentata, come si può ben capire.
Come per molti soggetti di storia classica, Preti forse era influenzato da un dipinto di Rubens (Madrid, Prado).
L’artista ha usato la storia come veicolo per creare un’opulenta esibizione alla maniera di Paolo Veronese reso scioccante dall’intrusione di un realismo caravaggesco. Quest’opera è databile alla metà degli anni quaranta del Seicento, poco dopo che Preti probabilmente visitò Venezia per arricchire la sua tavolozza dei colori del Rinascimento veneziano.

John T. Spike

Mattia Preti: Catalogo ragionato dei dipinti – Firenze, 1999